venerdì 19 maggio 2017

04. CAUDETE - MONTEALEGRE DEL CASTILLO (km. 37)

A Caudete ho avuto l'albergue "Santa Ana" tutto per me. Finora non ho incontrato nessun altro pellegrino. Paco Serra mi parlava di una media di 1 o 2 pellegrini alla settimana sul Camino del Sureste. 
La tappa di oggi percorre un tratto del "Camino de Anibal", una antica via di comunicazione preromana utilizzata per il commercio con la zona sud-est della Spagna. Il percorso è molto vario per il fondo dove si cammina e per la vastità e la solitudine dei paesaggi agresti che si attraversano. 
L'aspetto che caratterizza questa tappa è il nulla di case, paesi, acqua, ombra... e questo dall'inizio alla fine: sono 37 km senza nessun tipo di servizio. La bellezza della natura, l'ampiezza degli orizzonti e la solitudine dei luoghi ripagano ampiamente il pellegrino rispetto a tutto ciò che apparentemente manca.
Molto calorosa è l'accoglienza a Montealegre del Castillo da parte di Rafael della polizia locale, responsabile dell'albergue. Altrettanto ospitale e confortevole è il piccolo albergue cittadino ricavato nello spazio di quello che un tempo era il macello comunale.




Dall'albergue Santa Ana scendo verso Avenida de Valencia per trovare un bar e fare un minimo di colazione. Fortunatamente qui i bar aprono molto presto. Considerata la lunghezza della tappa cerco di mettermi presto in cammino.

Si percorre tutta Avenida de Valencia fino al termine del pueblo e da qui si va verso destra.



Il cammino è sempre ben indicato da frecce gialle e elefantini rossi (Camino de Anibal). Qui il cammino passa sotto la carrettera N-344.

In questo tratto "Camino del Sureste" e "Camino de Anibal" coincidono.


I campi lungo il cammino sono coltivati a olivi. Incontro un contadino tutto intento a preparare il trattamento contro la mosca olearia.

Si cammina in una carretera secondaria: AB-3004.


Ad un certo punto si lascia l'asfalto della carrettera per seguire una pista di terra sulla sinistra.




Il cammino entra in una grande solitudine.

In lontananza la Sierra del Cuchillo.

Una della innumerevoli colonie abitate da lepri selvatiche.


La Sierra del Cuchillo.




Oliveto.

La Sierra del Cuchillo.




Una coltivazione di cavoli.













Si interseca la carrettiera C-3223 che arriva da Yecla e va verso Almansa.





A partire da ora il monte Arabì marcherà i miei passi.




Casa de Ibanez.

In lontananza la Sierra de Arabì.

Il cammino entra nella carretera che sale da Yecla in direzione di Montealegre.

 La Sierra de Arabì.

Località Casa de Almansa lungo la carretera per Montealegre.




Faccio ingresso in Castilla La Mancha lasciando la Regione di Murcia.



Alle mie spalle lascio la Regione di Murcia.






Una fattoria nei pressi di Montealegre.


Il mulino a vento di Montealegre.



In alto il castello di Montealegre.




La chiesa e parrocchia di Santiago Apostolo a Montealegre.


Il presbiterio della chiesa di Montealegre.


Il martirio di Santiago.

La visione di Santiago della Vergine Maria che lo invita a costruire una chiesa e a ritornare in Palestina.

Il Cristo della vendemmia.

L'avenida "Generalissimo" che sale al centro del pueblo di Montealegre.


Al termine del giorno i km percorsi sono 37...

... per un dislivello di m. 335.

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