mercoledì 17 maggio 2017

02. ORITO - NOVELDA - ELDA (km. 26+2)

La notte ad Orito è stata animata da canti e balli per la festa di San Pasquale Baylon ma questo  non mi ha impedito di riposare bene. 
Inizio il mio cammino verso le ore 9, dopo aver celebrato la S. Messa in onore di San Pasquale nel giorno della sua festa (17 maggio). Nel frattempo tante persone stanno arrivando ad Orito per la festa del Santo famosa in tutta la provincia. 
Nel mio programma volevo arrivare a Sax ma telefonando agli hostal della città non trovo posto per la notte. Chiamo così l'hospitalero di Petrer il quale mi suggerisce di proseguire verso Elda mentre lui stesso mi avrebbe cercato un posto. Infatti presso l'albergo S. Ana di Elda troverò riservata per me una stanza con bagno al prezzo "pellegrino" di €. 10. 
La tappa così si accorcia per cui ne approfitto per visitare Novelda ed incontrare l'avvocato Paco Serra, uno dei più impegnati sostenitori del Camino del Sureste, il quale mi accoglie con piacere e mi da alcune preziose indicazioni su un tratto di cammino in cui l'acqua del Rio Vinalopo ha cancellato il sentiero. 
Sempre su suggerimento di Paco programmo anche una deviazione sul cammino per visitare il santuario di Santa Maria Maddalena.





Il santuario de Nuestra Señora di Orito.

La Plaza de Nuestra Señora de Orito.

L'ermita de la Aparicion (sec. XVII) dove secondo la tradizione "Jesus Consagrado" apparve a San Pasqual.



Il toro di Osbone.

Verso Monforte del Cid.



Nei pressi di Monforte del Cid.



Monforte del Cid: il monumento alla generosa terra delle uve dorate di questa zona.

Monforte del Cid: la chiesa di Nuestra Senora de Nieves.

Uscendo da Monforte per la Avenida Jorge Juan.


Il bivio uscendo da Monforte del Cid: a sinistra si prosegue per Novelda, dritti si va verso Petrer. Decido di proseguire verso Novelda.


La zona artigianale tra Monforte del Cid e Novelda.


Tra Monforte e Novelda ci sono anche degli attrezzatissimi impianti sportivi.



Entrando in Novelda.


La Plaza Mayor di Novelda.

Il monumento dedicato a Jorge Juan: illustre architetto di Novelda.

La chiesa arcipretale di San Pedro (sec. XVI).

L' Ayuntamiento di Novelda (sec. XVII)

La porta barocca della chiesa di San Pedro.


Il presbiterio della chiesa arcipretale di Novelda.

Orologio e meridiana dell'Ayuntamiento di Novelda.



Proseguendo il cammino a pochi metri da Plaza Mayor si trova lo studio dell'avvocato Paco Serra dove i pellegrini possono fermarsi per il timbro sulla credenziale oppure per accreditarsi per usufruire dell'albergue cittadino. Anch'io mi fermo per conoscere Paco. L'accoglienza è molto calorosa ma soprattutto preziosa per una serie di consigli e dritte che mi offre sul cammino che mi aspetta.

Esco da Novelda per il Paseo de los Molinos fino a trovare dei cartelli che mi mandano per una stradina a destra tra case e giardini con palme.


Il cammino diventa una pista di terra.

Il cammino costeggia il Rio Vinalopo che nelle recenti piene ha eroso parte del sentiero.

Si intravede la sommità del colle dove si trova il Santuario della Maddalena.


Il santuario di Santa Maria Maddalena è stato costruito sul progetto dell'ingegnere noveldense Josè Sala Sala, il quale si formò in Catalogna e per tanti aspetti riprende lo stile della Sagrada Familia del modernismo di Antonio Gaudì. La sua forma è unica e simboleggia l'immagine del "vaso" ripieno di balsamo che Santa Maria Maddalena portò a Gesù.


La deviazione dal cammino che sale al santuario di Santa Maria Maddalena.






Il santuario di Santa Maria Maddalena è stato iniziato nel 1918 e concluso nel 1946. 

La vallata del Rio Vinalopo verso Novelda.






La facciata del santuario è composta dalle due torri alte m. 25 e dai tre archi centrali, tutti sormontati da croci di pietra. L'architetto ha intrecciato motivi medioevali e barocchi.

L'interno del santuario.

L'altare maggiore con il quadro che raffigura la Maddalena e in alto l'effige mariana patrona di Novelda.

La Maddalena che bagna e asciuga i piedi di Gesù.

L'originale organo, unico la mondo, realizzato in marmo. L'organo è ancora in via di realizzazione.

Le canne dell'organo.


Il monumento esterno dedicato a Santa Maria Maddalena.




Dal santuario si torna a scendere verso il cammino...

... che si ritorna ad imboccare lungo il Rio Vinalopo.



Si cammina su una pista di terra battuta.


Il Rio Vinalopo.


Località Salinas Nacimento: una sorgente di acque salate e ferruginose.





 Il cammino prosegue su luoghi solitari e strade di terra fino ad Elda.

Si intercetta un primo viadotto ferroviario...

... e poi un secondo viadotto.

Il cammino ad un certo punto deve attraversare il Rio Vinalopo e proseguire sul lato opposto. Non vedendo indicazioni chiedo informazioni ad un ciclista di passaggio che mi fa proseguire sul lato destro del rio dove però il cammino è più accidentato.


Nei pressi del poligono industriale di Elda.

In prossimità di Elda. Elda è una città moderna, famosa per il confezionamento di scarpe da donna.

Le due torri campanarie della chiesa di Santa Ana di Elda.

La Plaza Mayor di Elda con Ayuntamiento.

L'Hotel Santa Ana dove come pellegrino ho trovato accoglienza per soli €. 10.


La facciata della chiesa di Santa Ana di Elda.

Le rovine del castello-alcazar di Elda.

Al termine del giorno i km percorsi sono 28 (compresa la salita al santuario della Maddalena).

Il dislivello complessivo è di m. 376.

1 commento:

  1. Basta il tuo cappello a trasmettere allegria....animo padre Dario, a Bologna camminiamo con te e grazie per le belle foto.

    RispondiElimina